Dopo
aver seguito con alcuni amici la creazione del Le
stagioni dell'anima - calendario-agenda 2015 e
dopo l'inizio, a Pasqua dello scorso anno, del Calendario
dell'anima 1983 (1a e 2a parte) e con il rilascio
di quest'anno dell'Alla Nolli maniera, ho deciso
di raggruppare questi e i futuri contributi in una pagina
tutta dedicata al Calendario dell'anima di
Rudolf
Steiner.
Quale presentazione
per questa pagina ho scelto le seguenti parole di Giancarlo
Roggero:
Punto d'arrivo di una tale educazione
alla cosmicità del tempo è il Calendario
dell'anima del 1912, un organismo di cinquantadue
versetti meditativi, uno per settimana, con l'aiuto
dei quali l'anima umana può cogliere le qualità
imponderabili del suo rapporto con l'universo nell'avvicendarsi
ciclico delle stagioni.
La meravigliosa composizione del tutto,
secondo un ordine di versetti "speculari"
e "polari" (cfr.
fig. C 102) – che per altro andrebbe tenuta
sullo sfondo e non al centro dell'attenzione
durante l'esercizio di ciascuno – fa di questi,
che tra gli innumerevoli ritmi meditativi composti dallo
Steiner sono con la "Pietra di fondazione"
e alcuni brani dei Drammi-Mistero gli unici
da lui intenzionalmente pubblicati, un capolavoro di
quell'arte "della saggezza e dell'accordo dei sentimenti"
con cui era solito caratterizzare la pedagogia dei maestri
rosicruciani di un tempo (1).
Chi, prescindendo da una qualunque altra nozione antroposofica,
facesse del Calendario l'oggetto di una pratica
amorevole e costante cui votare le risorse migliori
del proprio sentire, potrebbe congiungersi alle sorgenti
dell'antroposofia più che con qualunque studio
teorico o applicazione pratica troppo pedissequa. Nella
prefazione del volumetto si legge: |