|
"Era
l’anima quella!… Il femminile in ciascuno
di noi… l’eterno femminile che dà vita
al mondo, agli uomini, e come un immenso cerchio non si
esaurisce mai, non ha mai fine!". Così scrive
Paolo Agnello, nel suo commento artistico alle tre conferenze
di Steiner contenute in questo libro.
Non è stata facile per me la scelta di testi di
Rudolf Steiner da presentare a un pubblico diverso dal
solito ristretto, o che già lo conosce. Mi premeva
farlo con dei contenuti accessibili a tutti, importanti
soprattutto per noi che viviamo in questo nostro tempo
straordinariamente bello e insieme balordo. Ma il disagio
della scelta non veniva dal fatto che fossero pochi i
testi di Steiner adatti a questo scopo, no… era
proprio l’opposto: mi trovavo a dover frugare fra
troppe cose belle. Avrei potuto affrontare la questione
sociale, la storia, o la cristologia; ma così facendo
sarebbero restate in disparte l’agricoltura, la
drammaturgia, la pedagogia, la filosofia… Un vero
dilemma.
Alla fine mi sono chiesto: qual è l’elemento
più scontato, e quindi più intimo e profondo,
della lingua e della cultura italiane? La risposta non
s’è fatta attendere: è l’arte!
è l’anima! è quella sensibilità
interiore fatta d’infinite sfumature che noi associamo
al femminile, che non è l’elemento più
debole di ognuno di noi, bensì quello più
forte e più bello!… A questo punto la scelta
era fatta: tre conferenze sui misteri dell’anima
umana, una trilogia sull’evoluzione dell’eterno
femminile, quale evoluzione dell’umanità
tutta e della Terra intera.
[...]
Pietro Archiati (dalla prefazione)
|