E' molto interessante come nei Vangeli si
trovino solo brevi cenni sulla vita di Gesù prima dei
suoi trent'anni, cioè prima del Battesimo. Inoltre questi
cenni sono concentrati soltanto in due dei quattro testi sacri:
il Vangelo di Matteo e il Vangelo di Luca. Si tratta di pochi
capitoli, poche notizie che riguardano quasi interamente le
storie della Natività; cenni che poi sono stati trasposti
nell'arte in infinite rappresentazioni. E’ veramente incredibile
come nei due millenni seguenti, questi racconti siano entrati
nei cuori umani fecondandoli e contribuendo a donarci l'atmosfera
natalizia che ben conosciamo, con tutte le sue tradizioni, riti
e immagini. E' altrettanto interessante vedere come questi brevi
racconti abbiano ispirato tutte le magnifiche rappresentazioni
e i dipinti sulla nascita e sull'infanzia di Gesù. Opere
che in molti casi hanno lasciato traccia nella storia, come
le Madonne di Raffaello con la loro celeste atmosfera o la terrestre
"Vergine delle Rocce" di Leonardo: capolavori di due
grandi individualità che parlano ancora oggi ai nostri
cuori.
Il celeste ed il terrestre infatti si incontrano in questo evento
centrale dell'evoluzione narratoci da questi brevi cenni dei
Vangeli.
La nascita e l'infanzia di Gesù costituiscono
un grande mistero; un mistero che si intesse con quello ancor
più grande ed importante dell'evoluzione dell'Uomo e
della Terra: l'evento del Cristo nel centro dell'evoluzione.
La nascita del bambin Gesù porta infatti a compimento
tutta la lunga preparazione del corpo del Messia, l'Unto solare
tanto atteso e annunciato dai profeti ebrei, che avrebbe portato
le forze del Sole dentro all'umanità terrestre.
Diventa una cosa ancora più affascinante
scoprire che in queste brevi narrazioni sulla nascita ed infanzia
di Gesù si trovino diverse incongruenze ed incompatibilità.
Ne cito una ad esempio: nel racconto che ci descrive Matteo
viene detto che la Sacra Famiglia abita in una casa a Betlemme
(che si trova nel sud della Palestina, in Giudea), mentre nel
suo racconto Luca ci dice che la Sacra Famiglia abita nel piccolo
villaggio di Nazareth (che invece si trova nella regione della
Galilea, nel Nord della Palestina). Molti chilometri separano
Nazareth da Betlemme e proprio per questo motivo nel racconto
di Luca viene narrato che la Vergine gravida e oramai prossima
al parto, deve mettersi in viaggio con il suo sposo per raggiungere
Betlemme per via del censimento indetto dall'imperatore Augusto.
Proprio lì, nella giudaica Betlemme, giunge l’ora
del parto e i due non trovando alloggio da nessuna parte finiscono
nella grotta con mangiatoia, dove il neonato viene al mondo
tra gli annunci angelici e con la visita dei pastori.
In Matteo le cose sono molto diverse: i due genitori abitano
già a Betlemme, tant’è che viene scritto
che i Magi "entrano nella casa" (Matteo 2,11).
Ma se Giuseppe e Maria stanno già in una casa a Betlemme
come ci dice Matteo, perché Luca ci parla del lungo viaggio
dalla Galilea fino alla Giudea per il censimento?
E per quale motivo se Matteo ci dice che i Magi entrano nella
casa, Luca ci riporta invece che una volta nato Gesù,
sua madre "lo fasciò e lo pose a giacere in una
mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo"
(Luca 2, 7) ?
Già da questo semplice esempio possiamo
vedere come questi brevi cenni siano molto complessi ed interessanti.
La nascita di Gesù infatti, come descritto sopra è
l’evento cardine dell'evoluzione umana e non può
essere certo un evento semplice: è un evento che racchiude
in sé tutta la storia e le profezie umane passate, e
annuncia e porta con sé tutta la storia futura dell’umanità.
All'inizio del XX secolo Rudolf
Steiner, primo tra gli uomini, ha contribuito a gettar luce
su questo avvenimento, svelando le apparenti contraddizioni
e rivelandoci uno dei più grandi segreti della storia
dell'umanità: l'esistenza di due bimbi Gesù!
Anni dopo la sua morte, la scoperta dei manoscritti del Mar
Morto ha confermato che gli ebrei vivevano nell'attesa della
venuta di due Messia.
Ma è con grande stupore che ritroviamo
anche, e sopratutto nell'arte, riferimenti a questo mistero
in diverse rappresentazioni artistiche ed opere pittoriche.
Osservando per esempio la Vergine delle Rocce di Leonardo, possiamo
notare come la presenza e l’identità dei due bambini
sia alquanto enigmatica. Così enigmatica che Leonardo
dovette produrre una seconda versione del dipinto (che ora si
trova a Londra) in cui "chiarisce" chi fossero questi
due bambini. Nella seconda versione infatti, al bimbo abbracciato
dalla Vergine vengono donati gli attributi iconografici del
Battista.
Ma perché la Madonna dovrebbe abbracciare il Battista?
Nella sopracitata Madonna di Terranova di
Raffaello, vediamo Maria con in braccio Gesù e il Battista
in basso a sinistra intento a porgere un filatterio al santo
bambino. Qui tutto appare più normale, ma con più
attenzione possiamo scorgere in basso a destra un altro bimbo
che guarda la scena. Un bambino a cui Raffaello, al pari degli
altri personaggi presenti nel dipinto, dona un'aureola. Si vede
chiaramente che non è un angelo o un putto. Ma allora
sorge la domanda: Chi è quel bambino?
Nelle giornate di studio che svolgeremo in
novembre ad Artemedica, cercherò di affrontare le rivelazioni
di Steiner su questo mistero e vedremo come esso sia vissuto
in passato nell'anima di alcuni artisti lasciando diverse tracce
nell'arte.
Siete tutti i benvenuti!
PROGRAMMA
Sabato 22/11/14
ore 9,30 - 11,00 -pausa- 11,30 - 13,00
I misteri di Palestina alla Svolta dei
tempi
- l'incarnazione del Logos nel centro dell'evoluzione -
Sabato 22/11/14
ore 16,00 - 18,30
La Via dei re e quella dei pastori
- i 2 bambini Gesù -
Sabato 22/11/14
ore 20,30 - 22,30 conferenza con dibattito
Chi è quel bambino?
- i 2 bambini Gesù nell'arte -
Domenica 23/11/14
ore 9,30 - 11,00 -pausa- 11,30 - 13,00
Da Gesù a Cristo
- il mistero dell'Uomo -
L'incontro si terrà presso la sede dell'Associazione
ArteMedica
Via Angera 3 - angolo via Belgirate 15 - Milano
tel. +39 02.6711621 - 335.1636131
E' possibile scaricare il volantino informativo
dell'incontro, per poterlo così stampare e distribuire a chi non
avesse un accesso Internet ma fosse ugualmente interessato.