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Superfluo
è presentare la personalità di Rudolf
Steiner al lettore italiano, oggi che il pensiero
suo, come vien dimostrato dal ritmo sempre più
rapido con cui si pubblicano da noi le versioni delle
principali sue opere, si è conquistato un posto
notevolissimo fra gli strati colti del nostro pubblico.
E ovunque, veramente, e non soltanto in Italia, la parola
steineriana ha suscitato interesse. Nulla forse vale tanto
a rivelarci l'anelito e l’aspirazione ai valori
spirituali che, specialmente dopo la guerra mondiale,
si manifestano negli animi inariditi dal materialismo
e dal freddo razionalismo positivista, nulla ci dà
meglio la misura dell’intensità delle nuove
esigenze di ordine a un tempo più profondo e più
elevato che sommuovono ancora oscuramente le coscienze,
aprendole a visioni più larghe, più divine
del mondo e della vita, quanto la straordinaria celerità,
con cui un insegnamento come quello dello Steiner, materiato
di spiritualità e di esoterismo, si è diffuso
perfino negli ambienti scientifici e filosofici, che prima
negavano l'accesso a qualunque dottrina non si tenesse
rigorosamente entro l’ambito del sensibilmente sperimentabile
o del razionalmente dimostrabile. [...]
dalla Prefazione di Emmelina De Renzis
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